L’utilizzo dell’Auto-Tune rappresenta una questione ben più complessa di una mera scelta timbrica o stilistica. Dobbiamo distinguere tra l’impiego creativo e consapevole di questo strumento – come nel caso pionieristico di Cher con “Believe” (1998), che lo ha elevato a elemento espressivo – e il suo uso sistematico come “correzione” delle carenze tecniche, che è diventato ormai prassi diffusa.
Quest’ultimo fenomeno non è innocuo: rappresenta una forma di appropriazione degli spazi espressivi tradizionalmente riservati agli artisti dotati di autentico talento vocale.
Il resto lo trovate qui…
https://www.marenia.net/raffaelecardone/autotune-o-autotruffa/
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